Ho afferrato una stella al volo


Ho afferrato una stella al volo,
volevo comprenderla,
farla mia,
ma mi sfuggiva la sua essenza,
allora ho scritto una poesia.
virginia

domenica 29 maggio 2011

Un pensiero

Scrivo perché non sono capace di parlare,
per non chiudere i miei pensieri
nel primo cassetto che trovo,
per poi dimenticarmi del mio pensiero
senza avergli dato una voce,
e dimenticarmi, dentro ogni cassetto,
di me.
Mi accendo per la mano di uno sconosciuto
e per quello che il suo corpo, la sua presenza,
i suoi movimenti esprimono,
mi accendo per quello che il mio corpo esprime
dietro i suoi occhi che mi osservano
e per quello che vola nella sua fantasia,
senza che ci siano parole
a dare un senso ai nostri pensieri.
Mi accendo come una lucciola
quando la notte accarezza il profilo della montagna
che ha il corpo di una donna,
e il prato è attraversato dalle mani della brezza
che lo scompiglia e si ode il sospiro del vento e dell’erba 
che si sfiorano,
ed il profumo notturno dei fiori
può liberare la sua fragranza
nella sera che schiude l'essenza del desiderio.
Mi accendo per un pensiero nascosto,
per le parole che non sò dire,
per le tue labbra sulle mie,
per quel fuoco che non oso far divampare.
virginia 29.05.2011

Un uomo e una donna


Cammino
e incontro i tuoi occhi,
mi guardi,
stai camminando verso di me,
forse aspetti qualcuno.
Ho percorso delle strade
dove ho incontrato i tuoi passi
anche se hanno conosciuto gli stessi sentieri
in un altro momento,
respirando la stessa aria che hai respirato tu,
pur senza vederti e toccarti.
Ora sto riscoprendo me,
e ti incontro di nuovo 
in sguardi incrociati sulla via dell'esistenza,
come due sconosciuti 
che si guardano
e si immaginano per la prima volta,
pur riconoscendosi in ogni vita,
e sapendo l'uno dell'altro
ogni volta che si ritrovano.
virginia 29.05.2011

giovedì 19 maggio 2011

Le donne passate e future

La voce delle donne 
che ci saranno e che ci sono state 
prima di me è la mia voce.
Le mie parole sono le parole 
delle donne future e delle donne passate.
I baci che ho ricevuto e quelli che non ho dato,
saranno quelli che loro riceveranno o non daranno
quelli non dati sono già volati nell'aria 
come semi da cui sono nati fiori,
i loro pensieri sono i miei pensieri,
i loro timori i miei,
è la loro gioia e il loro desiderio di libertà 
a spingere la mia penna 
su un foglio di carta.
virginia 19.05.2011

La mia vera storia


Il mio grido supererà
il fragore del mare,
allora la realtà alzerà i suoi veli.
Tutte le storie che mi hanno raccontato
e a cui credevo a testa china,
senza sospettare che mi stessero ingannando,
hanno fatto di me una donna senza piedi,
senza la sicurezza del contatto con la terra,
senza mani,
senza afferrare il vero colore del cielo, il profumo della strada bagnata e i colori di un arcobaleno o il colore dei miei occhi e il sapore del mio sorriso, ignorando la gabbia della mia anima e di avere delle ali con cui sentirmi libera, la libertà di cui non so nulla,
senza memoria,
senza ricordare il mio passato, da dove venissi e come sono arrivata fin quì.
Il mio grido ha superato il fragore del mare,
squarciando tutte le mie paure,
restituendomi la mia vera storia,
restituendomi la realtà come vita, come aria.
virginia 18.05.2011

mercoledì 18 maggio 2011

Cielo



A volte la noia
di non saper far volare
nel cielo i pensieri
che cadono a terra come macigni,
o la gioia di una carezza che arriva
quando non me lo immagino,
ma di cui ho bisogno
per accendere il giorno,
la sorpresa di trovare nel cuore
chi pensavo fosse altrove,
dove le parole non bastano a far crescere i fiori,
poi la semplicità svela il mistero
di una trama che non conosco ancora.
virginia 18.05.2011

Dalle mie mani piovono stelle

Dalle mie mani piovono stelle
come petali,
cade un petalo sul mio ventre,
le lucciole danzano.
Sono un’aquila nell’aria,
non ci sono schemi, orari e non ci sono giorni,
domani non ci sarà, ieri non c’è mai stato.
Sono un’aquila nel vento,
non c’è il rumore dei pensieri,
ma solo il fruscio delle mie piume,
e le carezze del vento.
Le mie mani sono leggere,
come ali,
nell’aria non ci sono pesi,
solo vuoto, cielo e nuvole.

virginia 17.05.2011

Non di questo tempo e non di questo spazio

Delle mani luminose
di una donna antica,
non di questo tempo e non di questo spazio,
hanno trovato me bambina,
delle braccia sagge
sono riuscite a prendermi
nel luogo dove ero rimasta,
un luogo che non è un luogo,
al di fuori di questo tempo e di questo spazio,
il loro calore ha inondato le mie cellule e tutto il mio corpo,
curando le mie ferite.
Una donna mi ha riportata in vita
in questo tempo e in questo spazio.

virginia 17.05.2011

domenica 15 maggio 2011

Sono caduta dal cielo

Sono caduta dal cielo
una notte di settembre,
tra le spine che hanno iniziato a graffiarmi la pelle
e tra le grida delle donne che si passavano la pesante zavorra
del destino di generazione in generazione
e questa volta toccava a me,
tra gli schiaffi vigorosi che mi diedero
quando nacqui per farmi uscire il respiro e la voce,
che non imparai ad usare,
che mi dimenticai di avere.
Tra chi alzava le braccia al cielo
sperando di dimenticare
e me che guardavo al cielo
sperando di ricordare chi ero.
Infine sono nata una seconda volta,
quando davvero la mia voce
imparò ad uscire dai miei polmoni
e le mie mani impararono a creare all’esterno
l’inconscio dentro di me,
ma questa seconda nascita
è ancora in un embrione
i cui occhi sono solo
profumi nell'aria.
virginia 15.05.2011

venerdì 13 maggio 2011

L'infinito dentro di me

Per anni ho tenuto chiuse le ali della mia anima
senza poter vedere,
senza poter parlare,
senza poter ascoltare,
non  conoscevo la bellezza della mia anima
e non sapevo di avere delle ali con cui volare.
Le mie parole infastidiscono,
terrorizzano,
eppure non sono che semplici parole,
così avevo fatto dei nodi alla mia lingua.
E’ bastato un solo sguardo capace di osservare la realtà,
e la realtà mi ha abbracciata,
è bastato un solo orecchio che sapesse ascoltare la mia voce,
e le parole trattenute per anni 
sono uscite fuori,
è bastato un cuore aperto
per dare vita a ciò che era sepolto da anni, farlo scivolare via
e creare spazio per accogliere 
l’infinito dentro di me.
virginia 14.05.2011

mercoledì 11 maggio 2011

Gli anni di donna


Negli anni di donna,
corro nel bosco
alla ricerca di ciò che avevo perso,
una bambina,
per un sorriso, il calore di una mano,
un segreto mai svelato,
nascosto tra le ali chiuse dell'anima.
Tra i rami si impigliano i miei capelli di donna
mentre corro tra gli alberi
per trovare quella bambina dimenticata nel bosco,
rimasta per anni lì in attesa
che la trovassi.
Si strappano i miei vestiti tra le piante
ma la vedo,
nascosta tra i fiori che mi sorride e mi aspetta
che mi prende la mano,
con gli occhi e i capelli scuri e vellutati come la notte,
e il sapore del peccato e del miele nel sorriso.
Nel cuore l'infinito.
Nella notte le lucciole
illuminano la nostra strada del ritorno.
virginia 11.05.2011

domenica 8 maggio 2011

Quando arriverà il momento

Sorrido al mondo,
se arriva un acquazzone avrò modo di ripararmi,
o se ne avrò coraggio
potrò sempre danzare sotto la pioggia.
Quando arriverà il momento
abbandonerò i miei passi,
oppure se ne avrò la forza
continuerò a percorrerli.
Ubbidisco per poter fuggire,
mi ribello per poter tornare.
Ubbidisco e mi ribello
per poter continuare.
Le mie parole volano,
come le ali che mi sto costruendo
perché un giorno la mia anima volerà sopra di me.
Rimango sotto l’acquazzone
per potermi lavare,
per far scivolare via da me
tutto il passato,
tutti i vecchi pensieri,
ormai impolverati.
Poi cosa rimarrà?
Una caramella da scartare,
di cui ancora non conosco il gusto.
La pioggia mi laverà.
Laverà i miei abiti 
e nuove emozioni
si faranno spazio tra le vecchie.
Le mie ali dovranno reggere il mio peso alleggerito
e dovranno essere pronte
per quando arriverà il momento.
virginia 08.05.2011

giovedì 5 maggio 2011

Una nuova storia

Attendo che arrivi l’onda
per zampillare nel sole
e lasciare sulla riva del fiume
i miei vecchi panni,
quelli che non indosserò più,
che verranno portati dalla corrente su una spiaggia straniera
dove vivranno una nuova storia
sotto un nuovo cielo
addosso ad una nuova donna.
virginia 05.05.2011

Anima libera

Convinta che il mondo
avesse un colore
non sapevo vedermi
e non vedevo il mondo.
Ora che anch’io mi scopro
come una granello di sabbia dell’infinito
sorrido dei suoi giochi e dei suoi scherzi,
dei tranelli e delle trappole in cui cado
chiusa nella mia gabbia.
Ma ora che lo spazio non ha confini
qual è il colore più luminoso?
Quello gridato e artificiale, 
che cerca di ammaliarmi 
e mi attira con i suoi artigli 
per imprigionarmi l’anima,
o quello che facendo capolino tra le mie dita
e giocando a nascondino
mi mostra la realtà?
Spengo le luci della ribalta 
delle parole vuote
di chi vuole convincere di essere 
ciò che non potrà mai essere,
non seguo vendite pubblicitarie,
e di chi vuole dare insegnamenti
di ciò che non potrà mai sapere,
per ascoltare i moti della mia anima libera
e contemplarla nell’universo stellato,
quel segreto che nessuno 
svelerebbe mai di poter vedere.
virginia 05.05.2011

domenica 1 maggio 2011

Ho ricordato di avere delle ali

Ho bussato alla sua porta
scordando i nostri nomi,
ho dimenticato la strada che ho percorso
per arrivare sino a lì,
e i tanti passi che faccio
per essere una donna.
Ho ricordato solo di avere delle ali
e di aver imparato a spiccare il volo.
virginia 01.05.2011

Una perla che volteggia

Le luci si accendono
sulla strada,
rimango sola nell’aria
con il mio respiro,
e la mia abitudine a voler essere perdonata
e a voler essere punita per il mio viso e la mia femminilità,
cammino nel vento
e i miei passi ed i miei pensieri mi portano
davanti ad un uomo
che apre per me tutte le soglie
e fa uscire tutti i pensieri tristi,
ma la novità mi intimorisce
richiudo le porte che sta tentando di aprire per me,
faccio passare solo uno spiraglio,
cosa accadrebbe se spalancassi tutte le porte e le finestre  
della mia anima?
Forse mi accorgerei che le mie ali preferirebbero
il cielo alla terra?
E ciò che era il nord
ora sarebbe il sud
e il dolore diverrebbe gioia
e la notte sarebbe solo il volto dell’infinito
e non avrebbe più senso perdersi lungo un sentiero
e il mio piacere non sarebbe altro che una nave
nel mare del suo desiderio.
E la mia vita una perla 
che volteggia tra le dita del suo destino.
virginia 01.05.2011