Ho afferrato una stella al volo


Ho afferrato una stella al volo,
volevo comprenderla,
farla mia,
ma mi sfuggiva la sua essenza,
allora ho scritto una poesia.
virginia

giovedì 30 giugno 2011

Il segreto


Un segreto in fondo al mio cuore,
un segreto chiuso nel profondo,
vorrebbe tornare in superficie
per rivendicare il suo diritto alla parola, alla luce
e di volarsene via.
Ma quel segreto è un tappo
e se saltasse
un’onda mi travolgerebbe.
Un’onda che laverebbe via da me
una zavorra di paure
e solo un fiore
rimarrebbe a profumare il mio cuore.
virginia 30.06.2011

venerdì 24 giugno 2011

Schiava

Non ho ereditato armi per impadronirmi del mondo,
né una lingua per crocifiggere
e gustare il sapore del successo,
né un cuore da incoronare
sul trono dell’amore.         
I miei veli sono leggeri,
ma l’occhio vede strati di illusioni
dietro le quali nascondo la mia eredità.
La mia forza è nel coraggio
di donare le mie mani da schiava.
La mia fragilità si incorona sull’altare della sottomissione
che sola può farmi sfiorare la libertà 
dietro cui volare verso nuovi confini,
compio la mia natura nell'infrangere il limite delle mie paure,
e scoprire nuove stanze di una casa
che mi sorprenda sempre.
Mi adorno di tutto ciò che posso donare oltre quello che possono contenere le mie mani
perchè quello che desidero è  andare oltre  
il rumore del mondo, essere guidata nel buio della notte
e scoprire falò di stelle.
virginia 24.06.2011

sabato 18 giugno 2011

Tra le fiamme


La notte, con le sue promesse,
ha fatto di me un’amante devota,
la luna smorza il rossore delle guance,
il buio copre la timidezza,
perdo le vecchie piume,
e tra le fiamme si muove
la donna che ripongo in me.
virginia 18.06.2011

giovedì 9 giugno 2011

Un nome per me


Mi hanno dato tanti nomi,
uno per il tramonto, uno per le giornate di pioggia, altri per i giorni di festa e per le notti d’estate,
perché non conoscevo il mio.
Volevo credere che non si trattasse solo di un’estrazione,
solo perché non potevo ricordare da dove venissi,
e che forse uno di questi nomi mi si addicesse e che qualche estrattore senza scrupolo potesse indovinare.
Provavo come mi calzassero come fossero un nuovo paio di scarpe,
ma dal cilindro magico ne uscivano sempre di nuovi
e la riva era sempre più lontana, questa barca mi portava sempre più a largo,
dove sono finita?
Sotto un mucchio di stracci dove ognuno può fare di me quello che vuole perché non ricordo nulla di me.
Dove ho perso la mia storia?
Dentro un recinto di filo spinato, dove i ricordi preferiscono essere soffocati, le parole non esistono e non ci sono neppure ascoltatori,
credendo che sotterrare tutto sia il modo migliore per poter godere di una nuova alba,  e che nel dimenticare si nasconda la vita.
Questo dolce inganno è divenuta la mia prigione.
Se la mia vita doveva essere divorata ho scelto che lo fosse per la dimenticanza e nei miei cassetti non sono rimaste che briciole di esistenza,
che il passante di turno affamato non ha esitato a raccogliere,
mi dispiace sono stata poca cosa per il vostro stomaco!
Ma c’è un nome in serbo per me,
è stato lanciato dal cielo in una notte stellata,
non ci sono prove da fare, 
era da sempre racchiuso in me,
insieme al mio passato,
attendeva solo che fossero spente tutte le luci
per mostrarsi e brillare.
virginia 09.06.2011

martedì 7 giugno 2011

Folata di vento

I miei pensieri volano
oltre la collina
e si nascondono tra le mie labbra
così che io non debba
mai pronunciarli,
ma possa disperderli
lungo una strada 
o farli volare nell’aria,
lasciarli indossare
a chi li raccoglierà
e vorrà farli propri,
come un vestito perduto,
per non dimenticarmi.
virginia 07.06.2011

domenica 5 giugno 2011

Scorrere del tempo




Nello scorrere dei giorni
si posano farfalle
sulle mie dita
come lancette di orologio
che si bloccano nella trama del tempo,
e in quell’attimo
la corrente si alza,
un fruscio di vento
accarezza le mie orecchie
e mi racconta di una canzone lontana
che avevo dimenticata
proveniente dalla terra oltre la linea del mare
e il ricordo si intrappola nella rete dell’infinito,
tra le parole che non ho detto,
le ho raccolte in un mazzo di fiori
per dare alla stanza il profumo
delle frasi che non si sono intrecciate  tra le mie dita
e fissarlo almeno un istante in quello spazio di vita
come un fiore nei miei capelli,
prima che il movimento delle lancette ricominci
a scandire il ritmo dei pensieri.
virginia 05.06.2011

Sete di realtà


Assetata di realtà
come di acqua
senza la quale
non c’è vita,
l’ho sotterrata
dietro sorrisi infantili
per carezze non ricevute
e per la troppa solitudine
con cui ho filato i miei abiti,
cucendo me stessa  dentro,
non avendo occhi per vedermi,
cosa afferravo?
Avanzi distorti di realtà,
gettati per me da passanti
a cui credevo ciecamente,
cadendo in ogni  trappola
di cacciatori affamati,
di cui desideravo essere preda
almeno per un ultimo sorriso.
Con le mani e i piedi legati,
chi ha polverizzato per me il velo che mi copre gli occhi?
Assetata di realtà
senza la quale non sono viva,
i miei vecchi abiti prendono facilmente fuoco,
desiderosa di rimanere bimba 
per non vedere la realtà che mi veniva mostrata dagli occhi di altri,
quella che filtra dal mio sguardo
accende lampade in tutti gli angoli,
spicca il volo in luoghi
di cui non immaginavo l'esistenza,
ora sono accese luci 
e le ombre di cui mi parlava il primo viandante 
non mi appartengono
ma ho le mani da cui cadono fiori
come una cascata di stelle.
virginia 05.06.2011
  

giovedì 2 giugno 2011

La forma di me stessa


Con occhi a mandorla
osservi il cielo,
le nuvole non hanno nome,
viaggiano, si trasformano silenziose,
cambiano lo loro forma,
parlano a chi ha voglia di guardare lontano.

Non ho nomi,
ho mani, per donare e ricevere,
un corpo per il piacere,
cicatrici per vivere intensamente,
un fiore
per volare oltre l’orizzonte.

Ho sparso le ceneri del mio passato
per tutto il sentiero
e ho dimenticato.
Ma il presente si aggancia a ciò che è stato,
come un bottone alla sua asola,
così le ceneri riprendono la loro vita,
il velo del ricordo è tanto leggero,
e non esiste un presente senza il suo passato,
ripercorro il sentiero
alla ricerca di ciò che avevo sparso
per dare una forma a me stessa,
muovere le nuvole e cambiare il mio futuro.
virginia 02.06.2011