Ho afferrato una stella al volo


Ho afferrato una stella al volo,
volevo comprenderla,
farla mia,
ma mi sfuggiva la sua essenza,
allora ho scritto una poesia.
virginia

domenica 27 febbraio 2011

In una notte di vento ....

Chiuse in un luogo buio e quieto
ho trovato parole perdute in un tempo
tanto tanto lontano,
forse di un tempo di altre vite svanite;
ho trovato immagini
smarrite tra i sogni
evaporati secoli prima ….
Ho trovato sguardi
lasciati volare nell'aria …
E come in una notte di vento
che spazza via tutto ciò che incontra nel suo cammino
una mattina non ho trovato più quel luogo abbandonato
ma una vita intensa tinta di colori brillanti ...
virginia 27.02.2011

sabato 19 febbraio 2011

Anna

Il passato di Anna era un pozzo buio rimasto segreto nel suo cuore che nascondeva a se stessa e rendeva invisibile agli altri e che nessuno immaginava, come in una notte senza stelle il fiore rimane impercettibile, se non per chi sa riconoscerne il profumo tra la valanga delle emozioni di una notte persa in un bosco sconosciuto.
Era stato chiuso in una valigia, che aveva nascosto in un angolo della sua casa per dimenticarsene ma che era sempre con lei, presente negli angoli intimi della sua anima.
Così come si era dimenticata di se stessa e la sua vita scorreva come un fiume senza corrente.
Un giorno un uomo notò la valigia chiusa e decise di guardarci dentro.
La valigia conteneva tutte le paure e il dolore di Anna accumulato in tanti anni dalla sua infanzia e che con il tempo aveva deciso di seppellire in quella maniera, chiudendolo per dimenticarlo, in modo che nessuno potesse mai scoprirlo e potesse nasconderlo a se stessa a scapito di non vivere pienamente la sua vita.
La valigia una volta che fu aperta fece sprofondare Anna nel dolore del ricordo di tutto ciò che non voleva a nessun costo ricordare e che aveva paura di guardare e vedere, in fondo si era costruita una vita a lei estranea, ma la cosa più importante era ignorare il suo passato.
Quando la valigia fu aperta tutto quello che conteneva poté finalmente disperdersi e volare via ….
Così dopo la sofferenza iniziale Anna si alleggerì di quei dolori che vagavano nella notte dei suoi occhi e che le imprigionavano l’anima, che ora si libravano nell’aria e il vuoto da loro lasciato fu colmato dalla gioia.
Quando ora Anna di notte alza gli occhi al cielo e osserva la volta stellata pensa al contenuto della valigia dispersosi nell’aria, immagina che sia salito in alto nello spazio su qualche stella il dolore soffocato, grazie al quale ha potuto vivere tanta gioia e che da lassù dà luce alla sua vita.
virginia 18-19.02.2011

mercoledì 16 febbraio 2011

L'orizzonte


Nella linea dell’orizzonte
che divide il cielo dal mare
c’è un mondo sconosciuto
fatto di dune e deserto,
di castelli di sabbia e donne
che danzano nell’aria avvolte nel mantello
della comprensione.
C’è un mondo che mi fai conoscere nel tuo sguardo
quando mi tieni nella tua mano
e mi accompagni lungo la strada che conosci così bene
che mi porta in quel luogo nascosto dentro di me
dove ti incontro ancora.
virginia 16.02.2011

Quello che rimane

Quello che rimane
sono le mie mani che cercano le tue
in un mondo tra le labbra della mia memoria.
Sono io in una risata dove rimane il ricordo
del cielo che mi avvolse
in una notte stellata lungo
un viaggio perso tra i miei capelli.
Lungo il sentiero dei miei ricordi
mi immergo nell’acqua di un lago
nascosto tra i miei pensieri
dove rimane il riflesso del ricordo di foglie morte,
da cui emergo con la luce dei tuoi occhi
sprofondati  nei miei abissi da cui
mi hai presa e avvolta tra le tue dita,
per ricevere tutto quello
che avevo dimenticato
ascoltando i miei ricordi.

virginia 16.02.2011

martedì 15 febbraio 2011

Tra la schiuma delle onde

Tra la schiuma delle onde
che si infrangono nella mia anima
c’è il mio passato che se ne va.
Tra la schiuma delle onde che si ritirano
dal mio cuore trovo
perle, conchiglie, lasciate
sulla spiaggia della mia vita
dal tuo alito d’amore
per parlarmi di nuovi orizzonti da
raggiungere
nuovi tramonti da desiderare
nuove albe che illuminino la mia anima
avvolta nella nebbia della dimenticanza.
virginia 15.02.2011

lunedì 14 febbraio 2011

Sulle ali di una farfalla

Sulle ali di una farfalla
vivo l’amore 
nell'attimo del bagliore dei tuoi occhi,
nella luce che emana da te,
ad illuminare ogni istante della mia vita,
per sentirmi circondata dal tuo cuore
e portarlo nel mio.
virginia 14.02.2011

giovedì 10 febbraio 2011

Gioia

L’Universo nella mia mano,
l’ho cercato tanto
ed era già nel mio cuore l’infinito firmamento
abbracciato all’amore,
nell’immenso andare e tornare,
ricordare e scordare,
vivere e morire,
essere qui ed essere altrove,
nascosta tra le fronde di un albero
o esposta al sole
alla ricerca di me stessa
alla ricerca di te,
un sorriso in mille frammenti
offuscato da una ciglia
tremante nella tua mano
con il cuore palpitante,
al buio o alla luce,
rovesciata in una cascata,
frammentata in una risata,
in corsa verso la gioia
dove mi trovo senza pesi e senza fronzoli
allo scoperto e nuda, riscaldata da una carezza
con l’universo intero racchiuso nella mia mano.
virginia 06.02.2011

giovedì 3 febbraio 2011

Per spiccare il volo

Per dimenticare me stessa
mi sono immersa nel più profondo buio della mia anima;
per alzare gli occhi al cielo
ho scavato sotto le macerie
per cercare nel fango
tutte le mie ferite
e guardarle volare via;
per imparare a librarmi nel cielo ho portato
catene indissolubili ….
per potermene liberare ….
e spiccare il volo ….
e ringraziare .... 

virginia (04.02.2011)

Quando lascio libere ....

Quando lascio libera la mia voce, il mio corpo, la mia anima,
quando lascio libere le mie mani
afferro doni, frutti e fiori
nascosti sotto strati di paure in un luogo
lontano e dimenticato ma vivo
quando lascio libere
le mie mani
la mia voce cambia
e nulla rimane irrisolto e perso
la mia vita acquista colori intensi
e un sapore dolce
quando lascio libere le mie mani
nessun luogo è irraggiungibile
ma tutto è realizzabile, e davanti ai miei occhi per recarmi gioia.
Quando mi disseto alla fonte del mio desiderio
le mie mani sono libere
e posso afferrare me stessa
nascosta sotto una coltre di abitudini
e di tutto ciò che è conosciuto.
virginia 04.02.2011