Una donna mi si è avvicinata.
Non l’avevo ricordata prima di ora, non l’avevo notata e non le avevo dato importanza quando era il suo momento.
Era lì unicamente per farmi sentire la sua presenza, come se lei fosse quella parte di me forte e mi volesse infondere, con il suo calore, il suo appoggio e il suo coraggio per essere completamente libera nell’esprimere la mia natura, che per quanto fuori dagli schemi essa sia e rigettata dalla società e calpestata è l’unico strumento che ho che possa darmi la libertà e delle ali da donare.
Quel giorno e tanti altri ancora c’è stata quella donna accanto a me, quando ho scavato la terra putrida di dolore (che ancora non riesco ad osservare con occhi di donna), quando "gioco" e mettendo in pratica il ruolo scelto mi umilio (cosa che so fare bene!) pur di divenire consapevole del ruolo in cui mi calo nella vita, sfiorando per la prima volta un'ala della mia libertà e ridendo molto dell'inconcepibilità di quel "gioco" cui prendo parte per superare gli stretti confini entro i quali mi sono chiusa.
Questo è solo l'inizio e sono curiosa di scoprire di che colore sarà il cielo quando spiccherò il volo e dove mi porteranno le mie ali.
Questo è solo l'inizio e sono curiosa di scoprire di che colore sarà il cielo quando spiccherò il volo e dove mi porteranno le mie ali.
virginia 12.07.2011
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per aver visitato il mio Blog, e per aver lasciato un commento!
Un abbraccio, virginia