Nella solitudine della mia anima,
in quel luogo
mi innalzo nel volo,
dove nessuno sa da dove vengo,
il mio nome, quanti viaggi ho fatto
e quanti solchi ho lasciato nella terra con il mio pianto,
che la mia schiavitù
è la porta della mia libertà,
del non giudizio
e lo strumento con cui abbatto tutti i miei limiti,
che la mia paura
e le catene con cui lascio legare
e le catene con cui lascio legare
le mie mani e i miei piedi,
non sono altro che la soglia da oltrepassare del mio desiderio
e del mio coraggio di porre il mio cuore
sull'orlo dell'infinito
e di lanciarlo nel cielo.
virginia 26.09.2011
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