Si insinuano
nelle crepe della mia anima,
si nutrono delle mie insicurezze
e della mia solitudine,
mangiano a sazietà
del sangue che gocciola dalle mie ferite antiche,
amano le parole e l’apparenza luccicante
per poter essere chiamati buoni,
ma nell'aria rimane solo un grido.
Eppure chi mi ha presa per mano,
lì nel luogo dove mi ero persa
per portarmi davanti a me stessa
ha venduto le parole splendenti
in cambio dell'audacia,
si è insinuato tra le fessure della mia gioia
e del mio peccato,
ha usato solo le proprie mani
per scavare e trovarmi,
solo il proprio cuore
per agganciarmi e riportarmi alla superficie
ed ha regalato la propria bontà
ad un’insegna luminosa
in una strada deserta.
virginia 29.04.2011